VIAGGIO in SCOZIA : EMOZIONI A COLORI

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VIAGGIO in SCOZIA : EMOZIONI A COLORI

"Good morning, ladies and gentlemen. It”s half past six and breakfast will be served at the restaurant on the green deck". La ferma ma dolce voce dell”altoparlante della cabina ci riporta lentamente dal sonno alla realtà per prepararci allo sbarco in Inghilterra. Fra poco meno di due ore saremo nel porto di Hull, e da li prima di sera finalmente a destinazione: La SCOZIA.

La Scozia, e in particolare le Highlands, è uno dei pochi luoghi in Europa dove è ancora la natura a dominare sull”uomo. Un territorio che ha un pò lo stesso fascino del deserto, che può stregare o intimorire, ma che comunque non lascia indifferenti. Luoghi dove la solitudine ha ancora un significato autentico, dove puoi percorrere decine di chilometri senza incontrare nessuno, attraversando un "vuoto" che affascina e riposa, su piccole strade dalle quali montagne e brughiere, laghi e fiordi, radure e scogliere, spiagge e isolotti si alternano alla vista in una estrema varietà di colori. Terre antichissime dove il vento, i ghiacci e l”acqua in secoli e secoli di lavoro hanno creato i più seducenti contrasti. Sterili acquitrini neri delimitati da scintillanti pietraie scoscese si contrappongono alle grandi valli verdeggianti dei pigri torrenti che scendono al mare. Violente scogliere a picco sull”oceano proteggono minuscole baie dolcemente accoccolate di fronte all”atlantico. Spiagge di sabbia rosa, sospese fra il blu del mare e l”azzurro del cielo, fronteggiano montagne purpuree che dividono il verde intenso dei prati dal grigio cupo delle nuvole. E poi macchie bianche di pecore ritagliate nel verde dei pascoli, e grigie foche invisibili fra gli umidi scogli. Gialli campi di colza e dorate distese di orzo ondulate dal vento sotto un cielo perennemente in movimento. Fugaci apparizioni di incredibili arcobaleni mentre piove, torna il sole, ripiove quattro, cinque, dieci volte in un giorno.

E quindi la gente, pochi uomini che vivono con semplicità di pigre serate nei pubs e di lavori antichi come la storia: pescatori di salmoni, di granchi e di aragoste come pure piccoli e grandi allevatori di pecore. Gente essenziale, sempre disposta a conversare con lo straniero ma che tenacemente difende le tradizioni di usi e costumi che si perdono in un passato in cui spesso è la leggenda ad essere protagonista. Nei piccoli cottages multicolori sperduti nella brughiera come pure nelle austere casette dei villaggi costieri, dovunque appare sulla cancellata dell”immancabile giardino la sigla più famosa di tutta la Gran Bretagna: B & B , il segno più evidente di una cultura in cui l”ospitalità è storicamente sacra. Una regione dove nei piccoli agglomerati di case l”odore del fumo di carbone delle stufe perennemente accese si mescola all”odore della torba bruciata nei camini, dove nei porti l”odore del pesce si confonde con i profumi del mare e delle alghe, spesso scoperte dalle bassissime maree. Patria di legioni di uccelli delle più differenti specie, che probabilmente solo qui è possibile osservare: sule, puffins, cormorani, diverse specie di gabbiani.

Su tutto questo, inclemente con noi motociclisti, il clima, che comunque va accettato come tale. Sono proprio il freddo, il vento impetuoso, il sole che a tratti interrompe la continua pioggia, la ragione della vegetazione, della fauna, dei colori, degli odori, della solitudine dei luoghi e del carattere degli abitanti che rendono unica la Scozia. Senza il suo impossibile clima la Scozia non sarebbe la stessa, e non sarebbe indimenticabile come invece resterà per noi dopo sole due settimane di viaggio.

La NOSTRA VACANZA

(N.B. = cominciamo il nostro racconto dal momento dello sbarco in Inghilterra, tralasciando il tranquillo trasferimento attraverso Svizzera, Francia e Belgio)

Lasciato il porto di Hull attraversiamo lo Yorkshire e arriviamo a YORK. Qui non scendiamo nemmeno dalla moto: per avere un”idea della città senza sprecare tempo seguiamo un bus per turisti che in un”ora, con un percorso circolare, tocca tutti i monumenti e i luoghi principali. Il nostro comportamento dopo poco viene notato dai turisti, dalla guida e anche dall”autista suscitando, contrariamente ai nostri timori, ilarità e simpatia. La guida addirittura scende dal bus e ci offre un depliant illustrativo della città, perché il "nostro" tour sia più interessante…….

"Visitata" York torniamo quindi verso la costa orientale in direzione di Scarbourough. Già il paesaggio è molto diverso dal nostro: le case sono basse, colorate e deliziose alla vista, i prati sono verdissimi. Quello però che più ci stupisce e ci diverte sono gli allevamenti di maiali al pascolo: ogni maiale ha la sua casetta numerata, e tutte insieme formano delle vere e proprie città di maiali, "maialopoli" come subito le battezziamo noi che non abbiamo mai visto una cosa simile.

Sulla costa orientale ci meritiamo una sosta nella romantica spiaggetta di Robin Hood”s Bay, dove la leggenda vuole sia sbarcato l”eroe- bandito al suo ritorno dalle crociate, poi attraversiamo di nuovo la campagna verso nord- ovest, in direzione Carlisle. Ci riesce un pò difficile trovare l”Adrian”s Wall, il famoso muro fatto erigere dall”imperatore Adriano a difesa dei confini settentrionali dell”impero Romano, ma alla fine con soddisfazione la meta è raggiunta.

Al di là del muro, la regione montuosa dei Borders è il nostro splendido salone di ingresso in SCOZIA. Nel nostro cammino verso il nord, il paesaggio muta continuamente. Quando la strada scende dalle colline le gialle distese di colza, ormai alla fine della fioritura, si sostituiscono alle purpuree macchie di erica sparse nel verde delle felci. La vegetazione arborea spontanea è scarsa e confinata soprattutto nei fondovalle. A tratti, sui pendii più alti, fertili pascoli o geometrici rimboschimenti di conifere interrompono la continuità della brughiera. In ogni prato ci sono bovini e pecore allo stato brado, confinati da lunghissime recinzioni. Le nuvole nel cielo in veloce movimento ci regalano contrasti di luci e ombre che accentuano i contrasti cromatici. Gli agglomerati di case sono abbastanza frequenti, alcuni anche di notevoli dimensioni. Qui le case sono grigie e austere, in contrapposizione ai coloratissimi e allegri cottages sparsi nella campagna. Sulle strette strade che attraversano questa regione arriviamo infine ad Edimburgo, che però evitiamo per proseguire verso Nord, dopo aver superato il Firth of Forth sopra il ciclopico ponte sospeso.

Paralleli alla strada principale verso il nord, estremamente trafficata, ci inoltriamo quindi nelle valli deserte al centro dei monti Grampians. Le macchie violette dell”erica, che avevamo intravisto nei Borders, si allargano ora fino a ricoprire intere montagne, interrotte solamente dal verde brillante delle felci. Più in basso, nel verde tenue dei prati le pecore sono onnipresenti, i bovini invece si vedono solo ogni tanto; raramente intravediamo anche alcuni Highland”s cattle, il bue scozzese dalla morbida pelliccia marrone. Superata Braemar una "single track" ci conduce molto in alto, dove l
a vista spazia a 360 gradi fra l”erica. Il tempo è instabile e il sole basso, così più volte l”arcobaleno si staglia contro il cielo cupo. Rientriamo sulla strada principale dopo aver attraversato parte della valle del fiume Spey e superiamo Inverness, la cittadina a ridosso del famoso "Loch Ness", per arrivare a Dingwall, dall”altra parte della Black Isle, sul Cromarty Firth. Preferiamo infatti la quiete dei piccoli paesi alla confusione delle città più turistiche.

Le Roogie Falls sono delle brevi cascate poco lontano da Dingwall, sulla strada per Ullapool, nel mezzo di una rigogliosa foresta protetta. In queste cascate è facile osservare i salmoni che saltano a ritroso della corrente per raggiungere i siti di riproduzione, dopo un lungo viaggio dall”oceano. Dal comodo parcheggio a noi per arrivare servono invece solo 20 minuti a piedi, ma poi restiamo per ore in contemplazione dello spettacolo offerto da questi potenti animali.

L”isola di Skye è la più famosa delle isole Ebridi ma anche la più ricca di turisti, vista la comodità con cui è raggiungibile dalla costa: infatti sono sufficienti cinque minuti di traghetto. Sopra l”isola diverse cose ci attirano, ma non riusciamo a vedere molto a causa della pioggia torrenziale. Al ritorno, forzatamente lento per un guasto alla moto, il sole però” ci regala paesaggi costieri superbi e dolcissimi incontri ravvicinati con eleganti bue scozzesi in cerca di coccole.

Approfittiamo della forzata sosta con la moto in riparazione a Inverness per fare acquisti di maglioni e cardigan, e per osservare le barche transitare attraverso le chiuse del Caledonian Canal. Questo canale, costruito il secolo scorso, collega ancora le coste orientali della Scozia con quelle occidentali sfruttando tre laghi (Loch Ness, Loch Oich e Loch Lochy) messi dalla natura sulla stessa linea quasi a incompiuto disegno di rendere le Highlands un”isola.

Nei dintorni di Inverness interessante è anche Culloden Battlefield, dove nel 1746 si svolse l”ultima battaglia sul suolo britannico, fra l”esercito regolare e gli Highlanders comandati dal giacobita Principe Charles. Un filmato tradotto in tutte le lingue racconta le premesse, lo svolgimento e le conseguenze della carneficina che vide la morte di oltre 2000 uomini in un crescendo di atrocità. Sul campo di battaglia ci sono ancora le tombe degli uomini divisi per Clan di appartenenza. Dopo questa battaglia furono messe al bando cornamuse , kilts e tartans (atto di Proscrizione) che tornarono popolari solo dopo un lungo periodo nel quale la Scozia e gli scozzesi subirono drastici cambiamenti.

Il luogo è proprietà del National Trust, una organizzazione filantropica i cui membri in tutta la Gran Bretagna superano il milione. Il National Trust protegge, ottenuta la proprietà per donazione o per acquisto, fabbricati storici, giardini, coste, resti archeologici e riserve naturali evitando che vadano a finire nelle mani sbagliate. Provvede, inoltre, al restauro e alla manutenzione dei luoghi dando così a tutti la possibilità di godere di cose che potrebbero finire distrutte o privatizzate. Questa organizzazione tipicamente britannica vive delle quote associative, delle donazioni e dei biglietti di ingresso dei luoghi, oltre che degli utili dei carissimi shops a questi annessi.

La visita alla distilleria Tomatin, alla scoperta dei segreti del Whisky, e al castello di Brodie, anche questo di proprietà del National Trust of Scotland, ci permette di sopportare l”ormai lunga attesa per la riparazione della moto poi, finalmente, è il momento della solitudine delle Highlands.

Scegliamo un itinerario in senso antiorario, con la decisione di arrivare in fretta a settentrione per avere più tempo da dedicare ad escursioni e gite naturalistiche. La temperatura si è abbassata e l”atmosfera è autunnale. Nel punto più a nord della costa orientale ci viene naturale, quasi obbligatoria, una sosta presso il faro di Duncasby Head. Il luogo è fortunatamente poco frequentato: il normale flusso turistico è diretto infatti a John O”Groats, poco lontano. La scogliera di Duncasby Head a picco sul rumore del mare ospita migliaia di uccelli, che lottano con il vento per riuscire a fermarsi nelle rientranze delle rocce. Lasciamo a malincuore quello spettacolo di energia naturale e ci dirigiamo verso ovest. Man mano che ci allontaniamo dalla grande baia di Thurso la sensazione di vuoto è sempre più forte: riempiono il paesaggio solo le infinite distese di torba, il nero terreno vegetale costituito dal disfacimento acido della brughiera. Ogni tanto, quando la strada si avvicina e tocca la costa, riusciamo a vedere spiaggette deserte e dune sabbiose. Verso l”interno, fino ad Althanaharra, percorriamo decine di Km di brughiera allagata dove l”unica presenza umana che incontriamo sono quei pochi turisti, automobilisti, che salutiamo con la mano ogni volta che si spostano sui passing place della single track road.

Ad Althanaharra piegando nuovamente verso nord, in direzione Durness, aggiriamo le montagne che prima avevamo sulla destra. La strada è poco più che una traccia, i passing place sono molto rari. Qui l”erica non è così rigogliosa e colorata; sui ripidi pendii le rocce in disfacimento, umide e luccicanti, prevalgono sulla vegetazione. Il fondovalle, molto largo, è invece un mare di felci e pascoli dove, ogni tanto, compare qualche fattoria. Prima di arrivare nuovamente all”oceano, la strada costeggia a lungo le acque scure di un lago, il Loch Hope.

Durness è il principale centro della costa nord-occidentale delle Highlands. La spiaggia che porta fino a Faraid Head, lunghissima, deserta e molto larga è quanto di meglio esiste per romantiche passeggiate. Dalla spiaggia, sulla sinistra della lunga e stretta penisola, camminando sulle alte dune di sabbia arriviamo fino al lato orientale dove, invece, una robusta rete impedisce alle pecore il salto nel vuoto dalle alte scogliere.

Cape Wrath è sicuramente il luogo più remoto della Gran Bretagna. Dopo aver attraversato un fiordo su una barchetta, trasportati insieme a pochi altri turisti su uno scassato pulmino arriviamo al faro. La costruzione fu fatta nel secolo scorso ed è ancora molto importante; si trova al termine di una strettissima strada che attraversa una vasta zona proibita e utilizzata dall”esercito per esercitazioni di bombardamento aereo. Nessuno vive in questi posti, tranne forse il guardiano del faro. Con una camminata in solitudine di 5 Km lungo le pericolose scogliere arriviamo fino ad una incantevole baia nella quale, anni fa, qualcuno abitava in un piccolo cottage bianco. Qualche pecora ancora è rimasta, segno che l”uomo non ha lasciato del tutto il luogo. Prendiamo quindi il sentiero che ci riporta all”interno dove, dopo mezz”ora di ansiosa attesa, siamo nuovamente raccolti dal minibus che ci riporta alla barca.

Lasciamo Durness in direzione sud, ed è tutto un susseguirsi di montagne e fiordi che si alternano ogni 5 – 10 Km. Laghetti e acquitrini torbosi lentamente spariscono sostituiti da un terreno più solido sui cui la vegetazione arborea riesce a svilupparsi. Ai bordi, ormai è sera, riusciamo anche a scorgere un bel gruppo di cervi, non troppo lontano. Unico neo i fastidiosissimi midges, moscerini onn
ipresenti in tutto il Sutherland dai quali è impossibile difendersi.

Prima di Scourie delle brevi stradine portano direttamente alle case dei pescatori nelle molteplici insenature del Loch Laxford. Noi andiamo a Fanagmore, dove un intraprendente giovane pescatore organizza delle brevi crociere sulla sua barca per osservare le foche e gli uccelli che qui vivono indisturbati. Piove, come ormai da tre giorni, e siamo i suoi unici clienti. Non vorrebbe partire con un carico inferiore a quattro persone, ma poi concordiamo per accompagnarlo a pescare prima di essere portati dove vivono le foche. In Scozia esistono due specie di foche, animali molto intelligenti e molto sospettosi. Questi simpatici mammiferi fuori dall”acqua non vedono con precisione, ed è molto difficile avvicinarle. Quando questo è possibile è sempre perché gli animali riconoscono il rumore e il colore della barca, di cui si fidano avendone ormai un ricordo positivo. Il nostro pescatore è un grande conoscitore di questi animali, ci racconta moltissime cose e ci porta con la barca fino quasi a toccarli, permettendoci così un incontro molto intimo. E” l”atmosfera giusta per un profondo dialogo con il pescatore, che per ore ci descrive aspetti della Scozia che confermano la nostra impressione positiva sul paese e i suoi abitanti.

Dopo Fanagmore e Scourie, la strada scende ancora verso sud. Le deviazioni a Lochinver e alla penisola di Alchitibuie, di fronte alle Summer island, non ci impegnano molto tempo ma sono produttive: in pochi Km troviamo riuniti tutti gli aspetti delle Highlands, dalle torbiere alle distese di erica, dalle spiagge alle scogliere. Tornati sulla strada principale e oltrepassata Ullapool, dopo grandi foreste, larghissime valli e piccoli laghi interni siamo di nuovo a Dingwall.

Il ritorno verso casa deve essere ormai cosa rapida. Una sosta di alcune ore al castello di Blair Atholl, una serata ad Edinburgh in occasione del festival della musica poi di nuovo giù, attraversando i Borders e il Northumberland in mezzo a campi di orzo e di colza fino al traghetto che ci sbarcherà nuovamente in Europa.

QUEL CHE OCCORRE SAPERE…………

IL TRAGHETTO:

Forse non tutti sanno che per raggiungere la Scozia il mezzo più comodo è il traghetto che parte ogni sera alle ore 18.00 dal porto di Zeebrugge (Belgio) e arriva a Kingstom upon Hull (G.B.) la mattina dopo alle ore 8.30. Nel prezzo (1993 = circa 60.000 per la moto, 130.000 per la persona) è compresa la cena e la prima colazione; inoltre si risparmia il costo di un pernottamento visto che il viaggio si svolge di notte. La compagnia di navigazione è la NORTH SEA FERRIES. E” preferibile telefonare per prenotare il passaggio, perché altrimenti può succedere di trovare disponibilità solo in cabine costose. Parlando in Inglese si può prenotare direttamente al numero 0044 482 77177 begin_of_the_skype_highlighting              0044 482 77177      end_of_the_skype_highlighting, oppure ci si può rivolgere a qualsiasi agenzia viaggi in Italia.

LE STRADE e la SEGNALETICA:

I cartelli stradali sono semplici e abbondanti, e indicano sempre il nome della città verso la quale la strada è diretta, il numero della strada e la distanza espressa in miglia. I cartelli sono di colore diverso: blu per le motorway (autostrade), verdi per le strade principali e bianchi per le altre. Anche le sigle delle strade sono diverse: M per le motorway, A per le principali, B per le secondarie. Alcune strade secondarie non sono classificate.

La guida è sulla sinistra. All”inizio questo crea un pò di problemi, soprattutto quando ci si immette in strada da un parcheggio, o quando si arriva in un incrocio a T, poi ci si abitua. Occorre comunque prestare la massima attenzione: la minima distrazione può essere fatale. Il nostro consiglio è di abbassare verso terra lo specchietto retrovisore sinistro che usate normalmente in Italia. A noi questo è servito molto: tutte le volte che l”occhio distrattamente ci cadeva sopra ci ricordava che dovevamo stare a sinistra. Abbiamo provato anche adesivi sul cruscotto e altri trucchetti del genere, ma si sono invece dimostrati inutili: dopo un pò ci si abitua e non li si nota più, come che non ci fossero.

Particolare attenzione serve sulle strade a doppia carreggiata (Doubble carriage way), che per le loro caratteristiche sono di solito confuse con autostrade (Motorways). La grossa differenza è che nelle autostrade ci sono svincoli mentre nelle strade a doppia carreggiata ci sono incroci pericolosissimi: per svoltare a destra occorre portarsi nella mezzeria della carreggiata rallentando a partire dalla corsia di sorpasso, poi occorre attraversare la carreggiata opposta tagliando la strada ad un traffico che normalmente, per velocità e consistenza, è del tutto identico a quello di un”autostrada. Analogamente è altrettanto pericoloso partire da una strada laterale per immettersi nella circolazione con direzione verso destra. Su queste strade per fortuna in corrispondenza degli incroci più importanti abbondano i roundabouts (rotatorie agli incroci), segnalati con molto preavviso ed efficacia. Bisogna dare la precedenza a chi è già nella rotatoria o a chi vi si sta immettendo da destra.

Tutte le strade sono normalmente ben tenute, con un asfalto molto più ruvido del nostro; sulle linee di mezzeria e su quelle laterali frequentemente ci sono piccoli apparati che riflettono la luce dei fanali (cat”s eyes): sono molto utili per la notte ma con la moto durante i sorpassi sono un vero fastidio.

I distributori di benzina sono sufficientemente presenti anche nel Nord; occorre comunque fare attenzione. Nel complesso la circolazione è abbastanza calma e silenziosa: difficile sentire suonare un clacson, molto facile vedere automobilisti che si fermano e salutano per cedere il passo sulle single track road. Queste sono strade a singola carreggiata, nelle quali passa solo un”auto alla volta. Ogni 100 metri circa esiste uno scanso laterale, il passing place, che serve per permettere l”incrocio con i mezzi che vengono in senso opposto e per concedere il sorpasso a quelli che seguono. La correttezza è indispensabile. Nelle Higlands le single track road sono molto frequenti e spesso sono l”unica via di comunicazione esistente. Su queste strade è impossibile pensare di fare medie superiori a 40 km/h.

COME DORMIRE:

I campeggi sono frequenti ma sono consigliabili soprattutto per camper e caravan. In moto la soluzione migliore sono invece le Bed and Breakfast (B & B), che costano dalle 10 alle 13 sterline. Queste sono normali abitazioni che mettono a disposizione la camera e forniscono al mattino abbondanti colazioni. Noi abbiamo dormito a B & B Kirklee, 1 Achany road, Dingwall (vicino Inverness) tel. 0044 349 63439 e anche a Dykeneuk cottage, Peebles road, Penicuik (vicino Edinburgo) tel. 0044 968 675885

La soluzione più economica anche se spartana rimangono comunque gli ostelli della Gioventù (Youth Hostels). Per pote
re alloggiare in queste strutture occorre aderire alla associazione italiana alberghi per la gioventù (A.I.G.) la quale rilascia la tessera che dà diritto ad accedere a tutti gli ostelli del mondo. Gran parte delle agenzie viaggi in Italia sono in grado in un paio di giorni di rilasciare la tessera, per la quale servono una fotografia e 25.000 lire. Non ci sono limiti di età. Il prezzo degli ostelli in Scozia varia dalle 5,5 alle 3,8 sterline. E” preferibile telefonare per prenotare. Nelle agenzie che rilasciano la tessera dell”A.I.G. è in vendita al costo di 11.000 lire il libro con la cartina di tutti gli ostelli d”Europa. Sulle strade gli ostelli sono segnalati con un cartello rettangolare a fondo blu e la sagoma bianca di una casa a fianco di un albero.

In tutta la Gran Bretagna i Tourist Information sono molto abbondanti, presenti anche nei più piccoli paesi. Offrono tutte le informazioni sulle possibilità di alloggio e, di solito, offrono anche il servizio di prenotazione. A disposizione c”è anche moltissimo materiale riguardante i luoghi da vedere e le manifestazioni folkloristiche (Highland games)

Il MANGIARE e il BERE:

Rispetto alle nostre abitudini, gli anglosassoni mangiano male: moltissimi dolci, strapieni di burro, e bevande colorate e gassate dai gusti piu strani, piene di conservanti e additivi. Sono consigliabili il salmone e gli altri pesci, come pure la carne e il pane. Il latte è molto buono , e la birra e il sidro sono ottimi…. Il whisky costa più in Scozia che in Italia, per via delle tasse che esistono sul mercato interno.

Il consiglio che più ci sembra utile è questo: mangiate il più possibile al mattino, se siete in B & B. A mezzogiorno fate uno spuntino nei coffee shops che trovate annessi a panetterie e altri negozi. Alla sera approfittate degli evening meal preparati da molti pubs, a buon prezzo e con una buona varietà di scelta tra verdure fresche e carni cotte semplicemente. Se invece andate negli ostelli o in campeggio avete, la sera, la possibilità di cuocervi un piatto di pasta come preferite: non è difficile trovare nei supermercati gli ingredienti giusti. I negozi hanno l”orario continuato dalle 9 alle 17.30. Dopo quest”ora sono aperti solo i pubs, fino alle 23.

IL CLIMA e l”ABBIGLIAMENTO

Normalmente piove, e di solito tira anche il vento. Il sole appare ogni tanto, e difficilmente rimane più di 4-5 ore consecutive: è più facile che le 4-5 ore totali si suddividano in 20 momenti diversi della giornata. Noi abbiamo trovato un temperatura media di 15-20 gradi, tranne nell”estremo nord (Cape Wrath e dintorni) dove tirava un vento gelido che non superava i 6-7 gradi.

E” obbligatorio che fra gli abiti ci sia una tuta assolutamente impermeabile facile da mettere e da togliere, resistente a queste frequenti operazioni che normalmente vengono fatte con fretta (soprattutto vestirsi….). Per quello che riguarda gli altri vestiti, fate riferimento all”abbigliamento tipico per una vacanza sulle nostri alpi a 1500 metri di altitudine: normalmente l”aria è fresca ma se c”è il sole può anche essere caldo. I maglioni di lana comunque lasciateli a casa: li comprerete in Scozia, dove costano pochissimo. Con una precauzione: evitate assolutamente di acquistarli negli shop annessi ai siti turistici (castelli ecc….) Per fare buoni affari è indispensabile recarsi nei negozi dove comperano i residenti. La differenza di prezzo è incredibile.

ALTRE CURIOSITA”.

La strada più corta e veloce per raggiungere il porto di Zeebrugge collega le città di COMO, LUZERN, BASEL, NANCY, LUXEMBURG e BRUXELLES. E” un tragitto di 900 Km, quasi esclusivamente autostradale, privo di qualsiasi pedaggio a parte la Svizzera dove occorre acquistare l”abbonamento annuale (circa 35.000).

Gli scozzesi si seccano notevolmente se vengono chiamati Inglesi. Non esistono grosse differenze di pronuncia della lingua, e di solito non ci sono difficoltà di comunicazione. E” molto raro trovare qualcuno che parla tedesco, francese o qualsiasi altra lingua diversa dall”Inglese. Il Gaelico, antica lingua delle Highlands, è solo una tradizione che si tramanda all”interno di pochi gruppi familiari, nonostante ci sia ultimamente anche un forte interesse a livello scolastico.

Le comunicazioni telefoniche con l”Italia sono immediate e senza problemi. Per telefonare occorre fare il prefisso 01039 seguito dal prefisso della città in Italia, senza lo zero, e dal numero dell”abbonato.

Le unità di misura sono diverse dal resto dell”Europa. Le distanze sono espresse in Miglia, pari circa a un chilometro e mezzo. I liquidi, come il latte e la birra, sono venduti a pinte. La benzina a volte è venduta a galloni. I pesi sono espressi in libbre. La maggior parte dei prodotti nei negozi riportano però anche l”indicazione in grammi.

In tutta la Gran Bretagna l”orologio è indietro di un”ora rispetto all”Italia.

La benzina è di buona qualità, e costa meno che in Italia. Si trova la Unleaded (verde) e la Four star (super). Le stazioni di servizio sono ben distribuite. Sulla veloce A90, che collega Inverness con Edimburgh, per il rifornimento occorre però uscire nei paesi a lato della strada. Le aree di servizio sono ben segnalate in anticipo.

In tutte le frontiere attraversate nessuno ci ha mai chiesto un documento.

Non sperate di vedere uomini con la gonna in giro per strada. Il Kilt, il caratteristico abito scozzese che faceva parte della divisa degli Higlanders, è indossato dalla popolazione solo in cerimonie particolari, ad esempio il matrimonio. Il tartan, il tipico disegno a scacchi delle stoffe scozzesi e quindi del Kilt, ha colori diversi per ogni diverso Clan. Sparito l”uso fra la gente, il gonnellino tuttora è comunque la divisa dei soldati scozzesi e delle bande musicali di cornamuse, che abbondano nel paese.

Gli Highlands Games sono manifestazioni folkloristico- sportive che si svolgono durante l”estate praticamente in tutti i più piccoli centri abitati. Normalmente sono utilizzati per questo scopo i grandi parchi cittadini o i campi da golf. Sfilate di bande musicali, balletti, gare di tiro alla fune e di lancio del peso, corse in bicicletta, lancio del tronco si mescolano a venditori di Fish n”chips e toffee apple in un atmosfera da sagra paesana toscana che non bisogna assolutamente mancare.

La Scozia è famosa per i suoi castelli, che sono veramente tanti. Molti poi sono ancora abitati. La maggior parte dei castelli visitabili sono comunque recenti, restaurati e ampliati al massimo nel secolo scorso. La visita è un giro fra arredamenti di stanze un tempo abitate, piene di dipinti e cimeli di famiglia: visto uno, visti tutti. Qualche struttura più antica conserva però il fascino che da un castello tutti si aspettano e, se questo poi è in rovina, allora sicuramente il fantasma non manca.

ROAD BOOKS, per chi ci vuol seguire……….

Da Kingstom upon HULL fino a EDINBURGH:

Prendiamo la A1079 fino a YORK, poi la A64 fino a SCARBOROUGH. A Scarborough in direzione nord sulla A171 fino a WHITBY. Poco prima di Whitby deviazione a destra per Robin Hood”s Bay.

Da Whitby fino a GUISBOROUGH teniamo la A171 , poi la A66 fino a DARLINGTON. Poco prima di Darlington prendiamo la A68 fino ad incontrare la A689 che teniamo in direzione Nord- ovest.

Quasi arrivati a BRAMPTON incrociamo la A69 che teniamo in direzione NewCastle fino alla deviazione per GREENHEAD e il muro di Adriano. Da GreenHead stradine secondarie ci portano in direzione nord fino a NEWCASTLETON, dove incontriamo la B6357. Questa la percorriamo per pochi Km in direzione nord- est fino all”incrocio con la B6399 che ci porta in direzione nord fino ad HAWICK. Da qui la A7 ci porta fino alla A720, la tangenziale di EDINBURGO.

Da EDINBURGO fino a DINGWALL attraverso i Grampians.

Prendiamo la tangeziale di Edinburgo, A720, in direzione ovest fino all”incrocio con la A902 direzione FORTH BRIDGE. Sulla A90 superato il ponte si entra nella autostrada M90. La M90 a PERTH finisce sulla A9, e continuiamo verso nord fino all”uscita per DUNKELD. Da qui la A923 ci porta fino a BLAIGOWRIE, dove prendiamo la A93 in direzione nord fino a BRAEMAR ed oltre. Poco prima di Balmoral Castle, a sinistra la B976 ci porta fino all”incrocio con la A939 che prendiamo in direzione nord fino a GRANTOWN ON SPEY. Qui prendiamo la A95 in direzione sud- ovest fino a DULNAIN BRIDGE, poi a destra sulla A938 fino a CARRBRIDGE dove si prende nuovamente la A9 in direzione nord. Superata INVERNESS, usciamo a sinistra sulla A835 in direzione Ullapool. A Maryburgh la A862 porta direttamente a DINGWALL

DA DINGWALL all”ISOLA DI SKYE e ritorno:

Usciamo da DINGWALL sulla A834 fino all”abitato di CONTIN, quindi prendiamo la A835 direzione Ullapool fino a GARVE. Deviazione a sinistra sulla A832 fino a ACHNASHEEN, dove giriamo ancora a sinistra sulla A890 fino a AUCHTERTYRE. Da qui in direzione ovest sulla A87 fino a KYLE OF LOCHALSH, dove c”è il traghetto per l”isola. Sbarcati a KYLEAKIN, teniamo la A850 fino a SLIGAEHAN. Qui la moto si è rotta. Riportiamo comunque il giro che avevamo studiato.

A SLIGAEHAN deviazione a sinistra sulla A863 fino a DUNVEGAN. Riprendere la A850 direzione est fino a PORTREE, poi scendere nuovamente a KYLEAKIN. Da KYLE OF LOCHALSH tenere la A87 fino a CEANNACROC LODGE, quindi deviazione a sinistra sulla A887 fino a INVERMORISTON dove si prende la A82 fino ad INVERNESS. Da qui prendere la A9 direzione nord, quindi la A835 e la A862 fino a DINGWALL.

GIRO DELLE HIGLANDS:

Da DINGWALL raggiungiamo la A9 direzione nord, poi ad ALNESS usciamo a destra sulla A836. Dopo BONAN BRIDGE lasciamo la A836 per tornare in direzione est sulla A9, che teniamo fino a WICK ed oltre. Poco prima di JOHN O”GROATS deviazione a destra per DUNCASBY HEAD. Da JOHN O”GROATS la A836 superato THURSO e REAY arriviamo a BETTYHILL. A sinistra deviazione sulla B871 direzione sud e quindi B873 direzione ALTNAHARRA. All”incrocio con la A836 una stradina senza numero ci porta nuovamente verso nord costeggiando il Loch Hope fino all”incrocio con la A838, a metà strada fra TONGUE e Durness. Sulla A838 direzione ovest arriviamo a DURNESS, dopo aver prima deviato in direzione est fino a TONGUE e ritorno.

CAPE WRATH non è possibile raggiungerlo con mezzi propri. C”è” un servizio barca + battello. Visitata la penisola continuiamo sulla A838 fino a LAXFORD BRIDGE, poi prendiamo la A894 direzione Scourie. Poco prima di Scourie deviazione a destra per i villaggi di pescatori del Loch Laxford, a vedere le foche: Tarbet, Foindle, Fanagmore. Da SCOURIE stiamo sulla A894 fino ad oltrepassare UNAPOOL, quindi deviamo a destra sulla B869, strada costiera secondaria fino a LOCHINVER. Dal centro di LOCHINVER una strettissima strada senza numero attraversa la riserva di INVERPOLLY fino alla penisola di ALCHITIBUIE. Da qui ritorniamo verso est fino alla principale A835 direzione ULLAPOOL. Superata Ullapool, dopo le Roogie Falls e l”abitato di CONTIN la A834 ci porta fino a DINGWALL.

N:B: D Ullapool, verso sud-ovest, è possibile visitare altri tratti di costa sulla splendida APPLECROSS SCENIC ROUTE. Il ritorno verso Dingwall avverrà quindi per altra strada che corre circa orizzontale in direzione ovest- est poco più a sud della strada sopra descritta.

DA DINGWALL a EDINBURGO:

Torniamo sulla A9 attraverso la A862 e la A835, quindi superata INVERNESS scendiamo verso sud. Deviazione a sinistra per BLAIR ATHOLL e rientriamo nuovamente più a sud sempre sulla A9 . Arrivati a PERTH lasciamo la A9 per immetterci nella M90. La M90 si conclude sulla A90 che supera il FORTH BRIDGE e attraverso la A902 si immette sulla A720, la tangenziale di EDINBURGO.

DA EDINBURGO A Kingstom upon HULL attraverso il NORTHUMBERLAND:

Da EDINBURGO usciamo in direzione est fino ad arrivare sulla A1. A TRANENT usciamo a sinistra sulla A198 che in direzione est ci porta fino a NORTH BERWICK, poi scendiamo fino ad incontrare nuovamente la A1. Ritorniamo verso Edinburgo in direzione ovest sulla A1 fino ad HADDINGTON, qui prendiamo a sinistra sulla A6137 fino ad incontrare la A68. Stiamo sulla A68 fino ad incontrare nuovamente la A1 poco prima di DARLINGTON, a sud di NewCastle. Da qui la A1 in direzione Leeds fino a KNARESBOROUGH, dove usciamo sulla A1237 in direzione YORK. Raggiunta la città la strada A1079 ci porta fino ad HULL .

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