Sharm El Sheikh, il primo sole

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Sharm El Sheikh, il primo sole

Premessa. Questo tipo di vacanza non è assolutamente il nostro “tipo” di vacanza, ma Carla (soprattutto) ha deciso che “per una volta” facevamo come tanti italiani. Ovvero la settimana di mare senza tanti pensieri.

2 aprile, martedì
Dopo aver passato la nottata in bianco (dobbiamo essere in aeroporto alle 5, e ogni volta che cercavo di dormire mi veniva in mente qualcosa da prendere e mettere in valigia) e arrivati in aeroporto con 5 minuti di anticipo, ma senza gli occhiali di Carla (che usa in cambio delle lenti), i miei amati cruciverba senza schema (gravissima mancanza……), il dopo sole, e -udite udite!- senza diario e penna, riusciamo ad imbarcarci abbastanza velocemente, e ad essere qui a Sharm senza particolari patemi, superando cioè “la sindrome 11 settembre”. Lo spettacolo è assai desolante, al di fuori dell” aeroporto (e degli hotel), sabbia, montagne, vento, alberghi in costruzione o abbandonati (non è chiaro). Poi, si varca il cancello del proprio hotel (anche se il nostro pullman ne ha superati 3) ed il mondo cambia: prati fioriti, aria condizionata, atmosfera idilliaca, insomma, per passare alcuni giorni da sogno. Il nostro hotel non è da meno, il Pyramisa (che non è lontano dall”aeroporto, siamo nella Shark Bay), infatti ha un” ampia hall, vari ristoranti, 3 piscine (di cui una coperta e riscaldata, un”altra con onde artificiali), centro fitness e ca. 400 camere, pulitissime. Oltre, ovviamente, ad avere l”accesso (quasi) esclusivo alla Shark Bay, una delle migliori spiagge per lo snorkeling. Il cibo si rivelerà subito come il punto debole, poca varietà (riso, pollo, carote e zucchine per tutta la settimana, anche salvando i dolci……) e di qualità appena sufficiente. Il Bora Bora (così si chiama il ristorante della Theorema, il tour operator), poi, ha una popolazione di passerotti che mangiano autonomamente nel buffet e lasciano i propri ricordini su tavoli, piatti e teste. Comunque siamo qua -almeno-per non ingrassare. Il sonno ci sopraffà nel pomeriggio, e dopo un caffè americano (soprattutto nel prezzo!) siamo caduti come sassi. I prezzi non sono certo “arabi”, qui si spende come in Italia!! La camera, dicevo, pulitissima ha vista mare/piscina, tv satellitare e bidè (!) italianissimi. Dopo la cena ci prendiamo un caffè turco (che è il più famoso qui) ottimo,per fortuna, e ci accomodiamo nella hall, che sembra Viale Ceccarini (di Riccione), popolata di turisti già rossi delle prime scottature. Fino alle 22 e 30 è tutto un passeggio, ma basta un “Casinò, per di qua!” che si svuota. L”assistenza della Teorema è “invisibile”, e non sappiamo gran chè, oltre a qualche escursione (di cui parleremo domani), e scopriremo che solo il martedì è il giorno del pullman gratuito per il Casinò. Siamo comunque troppo stanchi, per approfittarne.

3 aprile, mercoledi
Il briefing con le nostre assistenti ci conferma che il soggiorno avrà poca animazione (e va anche bene) ed i tour sono “normali” (Canyon colorato, Monte Sinai con o senza il Monastero di Santa Caterina, Parco di Ras Mohammed, cammellata con o senza cena beduina e Motorata sulle dune) e ci riserviamo di decidere se farne. La spiaggia (Beach 1, la nostra) ci aspetta! Ed infatti alle 11 siamo in spiaggia e dopo nemmeno 30 minuti in acqua, abbastanza calda (si fa tranquillamente il bagno senza muta) e piena di pesci anche vicino a riva: sembra di nuotare in un acquario! La nostra spiaggia è piena anche di russi e l”animazione (l”unica, quella dell”albergo) opera qui: musica a tutto volume, aerobica, acquagym e beach volley, ma basterà scegliere lettimi più lontani per sopportare bene il tutto. Siamo “rossi” in un amen, e domani sarà peggio, perchè dovrò stare all” ombra. La serata la passiamo nella Rimini del Mar Rosso, Nàama Bay, e arrivati con la navetta gratuita, ci accorgiamo subito che è piena di negozi, centri commerciali, mega hotel e casinò. Italiani ovunque (d”altra parte qui arrivano 4/5 aerei al giorno pieni di connazionali, per tacere di svizzeri, tedeschi, russi, inglesi………) tant”è che molte scritte sono in italiano, oltre che in arabo. Per il ritorno ci affidiamo al “beduin taxi”, contrattando il prezzo (per fortuna ci hanno detto quanto si doveva pagare) fino a 20 Lire Egiziane, pari a 5 Euro.

4 aprile, giovedi
Sole e bagni, sole e bagni. Nel Mar Rosso si viene per questo, no? Ed infatti la giornata la passiamo così,liscia liscia. Oziando in spiaggia o in acqua. Alla sera abbiamo chiacchierato (così facciamo le prime conoscenze) con Alessandro e Sonia (qui con Carla), empolesi, assieme ai quali andremo a vedere l”esibizione del fachiro nella discoteca “XL” (e per fortuna, perchè se la chiamavano “SMALL” c”entravo a malapena!), esibizione che non ritengo neanche la pena commentare.

5 aprile, venerdi
Sembrava un”altra tranquilla giornata di mare……..ma…….. Tutto avviene a pranzo. Il ristorante della spiaggia promette pesce alla griglia, e decidiamo di provare qualcosa di diverso. Così, alle 13 e 45 ci sediamo sotto il patio. Alle 14.00 Hassam (il cameriere) ci chiede cosa vogliamo, e al mio “Fish!” mi invita a scegliere quale desidero da una vetrinetta. Scelgo un pesce lungo e grosso per 50 Lire Egiziane (eravamo partiti da 80), 25 Euro. E ritorno al tavolo. Dopo una mezzoretta senza notizie (nonostante un tavolo di russi si stiano sbafando il terzo sandwich, e sono arrivati con noi……..), chiedo ad Hassam notizie e mi dice “2 minuti!” Dopo un”altra mezzoretta (sono le 15 ormai) arriva il pesce…………ma sorpresa! E” un orata (sottile e rotonda), per di più un terzo di quello che avevo ordinato!!!!! Non ci ho visto più. Alla fine il loro tentativo di fregarmi si è rivelato un fiasco: ho pagato solo le birre e tante scuse da parte loro. Io sono buono e caro, ma se mi freghi sul cibo divento una bestia. Concludiamo la serata dal “beduino” gustando un the del beduino (mah, chissà quale sarà la differenza con un the normale…….) e prendendoci quelle 3/4 pulci che Bobi, il cane del beduino, ci dispensa.

6 aprile, sabato
Stamattina abbiamo l” escursione per il parco marino di Ras Mohammed, dove vedremo un ambiente meno cementizzato. Partiamo alle 7 e 40 con il nostro autista (il pulmino è piccolo) assolutamente incapace di guidare. Superate le formalità di frontiera (sebbene sia Egitto anche Ras Mohammed, oltre questo limite gli israeliani e tutti quelli senza passaporto non possono passare) con la flemma tipicamente araba arriviamo al parco, e di seguito vediamo il Lago Magico, tanto trasparente e puro che il satellite non lo vede, il canale delle Mangrovie, l” unica pianta che vive in acqua salata, ed infine in una spiaggia, proprio all” incrocio fra il golfo di Aqaba e quello di Suez. Facciamo snorkeling assieme a quelli dell” Alpitour, e vediamo il pesce farfalla, unicorno, pappagallo e tanti altri coloratissimi e spettacolari. Uscendo dall” acqua mi “sagano” (la sbatto violentemente su di un sasso) un” unghia del pollicione, e sarà il ricordo di un vecchio incidente simile, sarà il caldo o chissà, fattostachè sono collassato. Prontamente soccorso da un medico (ma non solo) del gruppo dell” Alpitour (persone che ringrazio ora, non avendolo potuto fare allora), mi riprendo (non subito, comunque) e rimane un male terribile. Potrò rimettermi le pinne?

7 aprile,
domenica
Mancava l”eritema. E Carla, infatti, oggi è piena di esfogazioni tipiche. Meno male che è domenica e ci salva la Simona Ventura, perchè alle 14 dobbiamo tornare in camera…… Passano i giorni, e dallo scetticismo iniziale apprezziamo sempre più questo posto, e la decisione è presa. Ci torneremo sicuramente, magari al Domina, che tutti indicano come “numero 1”. Alessandro e Sonia sono andati a cena a Nàama Bay, e domani ci andremo anche noi.

8 aprile, lunedi
Mattinata di mare, pomeriggio di dissenteria, l” ultima delle scalogne che mancava all”appello. Certo, mangiando verdura cruda è molto facile che ti venga…… Però siamo euforici, sebbene la vacanza sia alla fine, e siamo felici di essere venuti,anche se ora sono assolutamente bruciato. La cena discreta, al Safsafa, chiude questa vacanza: domattina andremo in aeroporto alle 9.

9 aprile, martedi
Siamo a Bologna, e piove. Vorremmo tornare su quell” aereo ora, e tornare a Sharm El Sheik……..

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